…sono ben 4 anni che ho ripreso l’abitudine di riscriverti la letterina, come si conviene ad una signorina per bene. Ma forse l’idea della “signorina per bene” è solo mia, perché sono ben 4 anni che non mi caghi neanche di striscio (facendomi rimanere molto, ma molto male… ti sembra giusto?).
E allora, a parte queste poche righe, quest’anno non ti scriverò.
Con affetto,
A.
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Buona Ventura 
Se dovessi scrivere io a Babbo Natale credo che ne verrebbe fuori una lista più lunga di un’enciclopedia. Fin qui nella mia vita credo di aver dato abbastanza: ma quando verrà il mio turno di ricevere?
Me lo chiedo spesso anche io… non che mi senta in credito con la vita, ma sarebbe giusto se entrate e uscite pareggiassero il bilancio.
Speriamo presto… per entrambe!
Io invece sì, io mi sento un pò in credito in certi ambiti. Non per questo faccio la vittima della vita, ma se devo dire davvero quello che penso un pò di generosità in più nei miei confronti da parte della vita non sarebbe immeritata 🙂
E allora iniziamo a battere i piedini e a pretendere quello che crediamo ci spetti. Senza accontentarci di ciò che pesa anche solo un grammo in meno rispetto ai nostri sogni… 😉
Nuoooooo!!!!
Ma io la volevo leggere la tua letterina a babbo natale!!!
E io l’avrei scritta volentieri anche quest’anno! Ma non mi pensa… che devo fare? 😦
Prova ad attirare la sua attenzione… dai ci mettiamo in comitiva. Siccome non caga nemmeno me (e da parecchio pure) potremo sequestrargli le renne e riconsegnarle previo opportuno ed esaustivo colloquio con il loro proprietario reticente e recidivo al compimento del suo alto compito: esaudire i nostri desideri natalizi!!!
Ci stai?? 😉
Il ratto delle renne fu compiuto già qualche anno fa… ma non ebbe l’effetto desiderato. Vero è che, in tempo di crisi, il nostro caro Babbo Natale potrebbe mostrarsi più attento al problema e quindi comportarsi diversamente sta volta… ok, va’… riproviamo! 😉
al limite per variare un po’ la cosa, possiamo rubargli la veste da babbonzo natalonzo… Oppure gli scriviamo una mail, twittiamo, leghiamo alla zampetta di un piccione viaggiatore (assicurato), segnaliamo con il fumo, mandiamo messaggi subliminali scritti con le stelline dei Pandistelle… Ecco cose così, se non ci vogliamo sporcare le mani… 😉
Ragazza, complimenti per l’inventiva! 😀
Qualunque sia il metodo che ritieni più opportuno, per me va bene. D’altra parte anche il rapimento delle renne non fu una mia idea… 😉
Ci penso e poi ti faccio sapere… promesso!!!! 😀
Ci conto eh! 😉
Io, fossi in te, continuerei a scriverla. Ho insegnato ai miei figli a chiedere cose piccole a Babbo Natale, per essere sicuri che le avrebbe portate loro.
Forse, alle volte, basterebbe fare così…..
Scrivi la letterina, poi con una tazza di latte e biscotti, mettila in un luogo aperto( un balcone andrà benissimo) la notte dell’8 dicembre. Ti sorprenderai il mattino a vedere il latte bevuto ( ehm…molto spesso anche rovesciato), i biscotti mangiati e le briciole a terra….e qualche manciata di polvere fatata di renna volante sparsa un po’ qui e un po’ la. Se poi sei fortunata, gli elfi ti lasceranno qualche cioccolatino. E la notte di Natale chiudi gli occhi ma resta in ascolto dei passi bonari di Babbo Natale.
I sogni non devono morire.
Ps: lo so, sembra una stupidaggine, ma credimi, la vita è difficile, ma se iniziamo a non credervi più, tanto vale smettere di farlo…
Ciao ! 🙂
Che bella che sei Chiara… no, non è una stupidaggine: mi hai regalato un’immagine davvero dolce e ti ringrazio di cuore!
Buona giornata!
Grazie del complimento. Non so se sono bella, so solo che non voglio arrendermi alle difficoltà e soprattutto non voglio smettere di credere. Buona giornata a te
🙂
Scrivila a te stessa quella lettera. Alla fine quando ti sarà chiaro quello che vuoi, per te, solo per te, comincia a pensare quale può essere il primo passo verso quegli obiettivi. Non guardare in alto, le montagne si scalano dal basso. Tifo per te!
Lo farò! 😉
E grazie mille per il tifo…